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Gualtieri

Le cose che rimangono

Il rapporto fra il Maestro e Gualtieri
Una delle case musicali più amate da Ezio Bosso

Il Festival nasce a Gualtieri, intorno al Teatro Sociale, una delle “case musicali” che Ezio ha amato di più.

Ezio Bosso arriva per la prima volta a Gualtieri nel 2009, invitato da Rita Conti e Riccardo Paterlini che con l’Associazione Teatro Sociale di Gualtieri, appena nata, stanno riaprendo il teatro comunale abbandonato da quasi trent’anni: il Maestro Ezio Bosso è il primo artista ad essere invitato a esibirsi al Teatro Sociale di Gualtieri riaperto. Dal 2009 al 2019, il Maestro Bosso si esibirà al Teatro Sociale di Gualtieri ogni anno (salvo il 2011), regalando ogni volta i propri concerti a sostegno delle attività del teatro.

Il 25 luglio del 2009 Ezio Bosso si esibisce per la prima volta a Gualtieri con il suo Buxusconsort nel concerto dal titolo Beetween screen and stage. Nel 2010 torna al Teatro Sociale per esibirsi al pianoforte con il concerto dal titolo No Man’s Land, con lui Relja Lukic al violoncello e Giacomo Agazzini al violino: in quell’occasione viene presentata al pubblico una prima versione di Rain in Your Black Eyes.

L’anno in cui il rapporto tra il Maestro Bosso e il Teatro Sociale di Gualtieri si salda in modo profondo tuttavia è il 2012. Nell’estate del 2012 Ezio Bosso torna a suonare per la prima volta dopo l’impatto con la malattia che lo ha colpito nel 2011, e decide di farlo proprio a Gualtieri.
È l’anno del sisma in Emilia, il Teatro Sociale è chiuso e sfollato sulla Piazza: il 7 luglio Ezio Bosso, Relja Lukic e Giacomo Agazzini – dopo una settimana di prove accompagnate dalle scosse di assestamento, in un negozio affacciato sui portici – si esibiscono in Piazza Bentivoglio. Il concerto sprigiona un’energia senza precedenti: è una sorta di ritorno alla vita accompagnato dallo straordinario repertorio di Music For Weather Elements.
In quell’occasione il Maestro Bosso dedica ai suoi musicisti, al Teatro Sociale e a Gualtieri tutta, il brano The Things That Remain, come auspicio di resistenza ai terremoti che la vita ci mette davanti.

Nell’ottobre del 2012 dello stesso anno il Comune di Gualtieri gli conferisce la cittadinanza onoraria.

Dal 2013 al 2019 i concerti di Ezio Bosso a Gualtieri, le registrazioni di dischi e riprese televisive, si succedono in un crescendo: nel 2013 Ezio Bosso approda in teatro con i suoi Cello Six e il repertorio dei Six Breaths. Nel 2014, a maggio, in duo con Mario Brunello porta la sua Sonata N. 1 for Cello and Piano intitolata The Roots, che nel 2018 registrerà, sempre al Teatro Sociale di Gualtieri, con Relja Lukic per Sony Classical. A luglio del 2015 il teatro non è abbastanza grande per contenere tutto il pubblico che il Maestro Bosso chiama a Gualtieri e il concerto viene spostato su Piazza Bentivoglio con il concerto di piano solo The 12th Room. A settembre dello stesso anno il repertorio del concerto viene registrato all’interno del Teatro Sociale attraverso una serie di sessioni di registrazione aperte al pubblico che porteranno alla creazione del doppio disco di The 12th Room.
Nel luglio del 2016 ad accogliere Ezio Bosso, David Romano e gli Otto Violoncelli di Torino, ancora una volta su Piazza Bentivoglio, è una folla di quasi 1300 persone. A novembre dello stesso anno, all’interno del Teatro Sociale di Gualtieri verrà registrata la ripresa televisiva di The 12th Room. Il concerto per Sky Arte.
A ottobre del 2017 il Maestro Ezio Bosso alza ancora la posta per il Teatro Sociale di Gualtieri, portando un’orchestra da camera da venti elementi, la sua StradivariFestival Chamber Orchestra, con cui oltre al concerto vengono aperte al pubblico le sessioni di prove per tre giorni consecutivi. Frammenti della tre giorni compaiono nella puntata della trasmissione Dieci comandamenti andata in onda su Rai3 con il titolo La porta aperta.

Nel 2018 Ezio Bosso torna per un’altra tre giorni di prove e concerto. Con Anna Tifu al primo violino e con la sua orchestra, che nel frattempo si è ampliata a 50 elementi, il Maestro Bosso presenta al pubblico un programma che vede, oltre ai brani di repertorio, l’Esoconcerto op. 167 per violino, archi e timpani.

Il 2019 infine è l’anno dell’ultimo passaggio di Ezio Bosso a Gualtieri, con lui sul palco per una tre giorni di prove aperte e una prova generale del concerto ci sono Relja Lukic, al violoncello solista, e la sua Europe Philharmonic Orchestra. Al centro della tre giorni di prove c’è The Roots nella versione per violoncello, pianoforte e orchestra.